Il corso di Laurea Magistrale in Ingegneria dell’Automazione forma una figura professionale di alto livello con conoscenze metodologiche estese e approfondite nel settore fisico-matematico e nelle aree dell’informazione. Il corso si concentra sul controllo dei sistemi dinamici e, in particolare, su analisi del comportamento nel tempo e in frequenza e sui metodi di sintesi del sistema di controllo.
La cifra culturale del corso è una forte base metodologico-concettuale unita ad un’impronta interdisciplinare che ben si adatta alle molteplici ricadute ingegneristiche della disciplina. Di conseguenza, i laureati sono in grado di adeguarsi alla rapida innovazione tecnologica e di assimilare nuovi metodi e strumenti di progettazione.
Il Laureato Magistrale in Ingegneria dell’Automazione è in grado di:
- utilizzare le equazioni della fisica ed estrarre informazioni dai dati per costruire modelli matematici;
- gestire sistemi complessi attraverso una padronanza impeccabile di metodi matematici sofisticati;
- progettare le leggi di controllo e l’architettura del sistema di automazione;
- dimensionare, progettare e gestire apparati e sistemi di controllo;
- risolvere problemi di controllo che emergono in diversi contesti dell’ingegneria ma anche nelle scienze sociali, economiche, biologiche e biomediche.
La presenza dell’automazione nei diversi campi della produzione industriale e dei servizi è sempre più rilevante e si prevede che questa tendenza proseguirà nel futuro, data la crescente richiesta di tecnologia da parte della società.
Gli sbocchi lavorativi del laureato in Ingegneria dell’Automazione sono: l’industria di processo (chimica, petrolchimica, dell’acciaio, ecc.), l’industria per la produzione di beni di largo consumo (quali generi alimentari, elettrodomestici, automobili, prodotti di abbigliamento, giochi, ecc.), per la produzione di macchine automatiche e robot (macchine per il confezionamento, l’assemblaggio, ecc.) e più in generale di sistemi meccatronici.
Anche il settore dei servizi offre ampie possibilità di impiego: sia nell’ambito delle aziende di pubblica utilità (per la produzione e distribuzione di acqua, gas, energia, per gestire i trasporti, ecc.), sia presso gli organismi e gli enti che si occupano della gestione di risorse (materiali, naturali e umane) di rilevante interesse economico e sociale.
Dopo 3 anni dalla laurea magistrale:
tasso di occupazione
formazione post-laurea
stipendio medio
Dati Almalaurea relativi all’indagine 2017